Le plusvalenze derivanti dalla vendita di immobili oggetto di interventi superbonus saranno tassate, nel caso in cui la cessione a titolo oneroso venga effettuata entro dieci anni dalla conclusione dei lavori. La legge di Bilancio 2024 prevede un’imposta sostitutiva del 26%. Nello specifico la tassazione delle plusvalenze si applica se concorrono i seguenti requisiti:
- Contratto di vendita a titolo oneroso. Sono escluse le cessioni a titolo gratuito;
- Interventi di riqualificazione. Gli immobili in vendita devono essere stati oggetto di interventi di riqualificazione energetica o antisismica, come previsto dal Superbonus;
- Aspetto temporale. La vendita deve avvenire entro i dieci anni dall’ultimazione lavori. La definizione “fine lavori” dipende dall’intervento eseguito. Per l’ecobonus si potrebbe considerare l’Attestato di Prestazione Energetica; mentre per il sisma bonus sarà rilevante il collaudo statico.
La normativa prevede che vengano escluse dalla tassazione le seguenti fattispecie:
- le successioni per causa di morte;
- l’abitazione principale. Gli immobili che, per la maggior parte dei dieci anni precedenti la vendita, sono stati utilizzati come abitazione principale dal venditore e/o dai suoi familiari, non saranno soggetti a tassazione;
- periodo inferiore ai dieci anni. Sono esclusi dalla tassazione gli immobili venduti entro i dieci anni dalla data di acquisto e/o di costruzione. Questa situazione va valutata caso per caso, poichè deve essere considerato il requisito della residenza.
Per quanto riguarda la deducibilità fiscale dei costi sostenuti bisogna tenere presente il termine dei cinque anni.
a) La vendita entro i cinque anni dalla conclusione dei lavori del superbonus esclude che si possano considerare i costi e le spese sostenute ai fini della base di calcolo della plusvalenza;
b) La vendita tra cinque e dieci anni dalla conclusione dei lavori, i costi sostenuti possono essere presi in considerazione tra le spese incrementative, ma solo per il 50% del valore.
Per entrabe le situazioni viene richiesto che il contribuente abbia beneficiato del superbonus 110% e si sia avvalso della cessione del credito o dello sconto in fattura.
E’ evidente come la nuova normativa sulle plusvalenze possa influenzare le decisioni degli investitori immobiliari e dei proprietari riguardo la vendita o la detenzione degli immobili (Fonte Idealista.it). Nell’ambito delle compravendite immobiliari, oltre alla variabile tassi di interesse sui mutui bisognerà prestare attenzione anche alla nuova tassazione sulle plusvalenze. Vedremo nei prossimi mesi quale sarà l’influenza esercitata sulle operazioni di compravendita immobiliare da parte di questi due fattori.